Raccontata l’incredibile parabola di Stefania Moro e Antonio Pagnozzi veniamo adesso a parlare della sorella minore: Renata Moro, la figlia secondogenita di Bruna e Renato Moro.
Proprio per il fatto che i costanti rapporti con questa parte della famiglia si sono ridotti davvero tantissimo (cosa purtroppo inevitabile al giorno d’oggi), di Renata purtroppo non si sa più nulla da molti anni; la bimba era nata con delicati problemi di salute, la sua psiche era molto debole e di lei i parenti conservano solo vaghi ricordi legati al periodo della sua infanzia e preadolescenza.
Non si sa nemmeno con certezza quando sia nata, quindi non si sa se sia più giovane o più anziana della sorella Stefania. Il fatto che negli anni ’80, quando lo zio brasiliano Alexandre (Sandro) Merico ha raccolto tutti i dati per redigere il primo albero genealogico della nostra famiglia, lei sia stata posta come secondogenita ci fa ipotizzare – considerata la scrupolosità che aveva lo zio Sandro nelle sue ricerche quindi l’attendibilità di questa collocazione – che Renata sia nata nei primi anni ’50.
Non si è mai avuta notizia di una sua dipartita e, soprattutto, nella tomba della famiglia Moro (anch’essa nel cimitero di Covo) non esiste una sua lapide. Data la delicatezza della questione si preferisce pensarla serena, magari in qualche struttura specializzata che possa accoglierla ed accudirla al meglio e si preferisce omettere domande inopportune.