CAPITOLO 1
LE ORIGINI

Chi siamo? Da dove veniamo? Queste di solito vengono classificate come “domande strane” fatte da persone che “pensano troppo” oppure da mitomani che inseguono improbabili chimere filosofiche o peggio. Forse noi un pò matti lo siamo davvero perché abbiamo cercato di dare una risposta a queste domande ...o comunque ci vogliamo provare!

La risposta alla prima domanda speriamo di trovarla proprio grazie alle nostre ricerche ma un punto di partenza per rispondere alla seconda domanda lo abbiamo: siamo Bergamaschi. I nostri nonni parlavano nel dialetto tipico della bassa pianura posta a sud dell’antica città di Bergamo; una parlata schietta, contrassegnata da suoni duri e forti per nulla musicali o elitari come altri dialetti dell’Italia, nobilitati dalla poesia e dall’evoluzione linguistica o semplicemente dal vernacolo ma nonostante questo i nostri nonni ne andavano giustamente orgogliosi!

Il fatto che in tutta Europa esistano istituti di ricerca araldici lascia immaginare che forse noi non siamo gli unici che vogliono ottenere risposte riguardo alle nostre origini ma, in questo, noi siamo diversi: non ci interessano i titoli altisonanti e gli orpelli decorativi; sappiamo benissimo che non dobbiamo rivolgerci agli alti blasoni nobiliari ma, al contrario, se vogliamo ottenere qualche risposta dobbiamo iniziare a scavare nel passato delle nostre campagne lombarde.

Una fonte non accreditata vuole che il cognome Tirloni – detto con voce bergamasca “Tirlù” – e tutti i suoi derivati (Tironi, Tirconi ecc ecc) proviene dalla Svizzera e significa: “servo della gleba che ha acquistato la libertà”. Arriviamo dunque dall’umiltà, le nostre origini sono legate all’ambiente agreste della campagna faticosamente lavorata dai contadini e proprio qui hanno inizio le nostre ricerche in una mattina autunnale d’inizio Ottobre 2009.