SCHEDE




Eliseo Tirloni

22-05-1895 / 03-11-1964



Nasce a Porto Franco il 30/05/1895, decimo figlio di Alessandro ed Elisabetta Colombi. Fu battezzato il 5 giugno 1895.

Poco si sa della sua infanzia a prima giovinezza trascorse in Brasile ma sicuramente il ricordo della terra nativa lo accompagnerà per sempre.

Quindicenne si imbarca con i genitori ed i fratelli ed intraprende la traversata atlantica nel 1909 per raggiungere la patria nativa dei genitori. Assiste, durante il viaggio, alla prematura morte del fratello minore Angelo e non essendo possibile il trasporto della salma fino in Italia viene fatto il funerale sulla nave dopodiché il corpo, avvolto in un sacco, viene gettato in mare.

Si stabilisce con i familiari alla cascina battagliona; nel 1910 il fratello Vittorio raggiunge la famiglia ed in quell’occasione viene fatta la famosa fotografia di famiglia spedita ai parenti in Brasile e giunta fino a noi.

Il 10/04/1912 perde la madre che, probabilmente colta da malore, annega nella roggia mentre lavava i panni.

In una lettera scritta dal cognato Agostino Nava si apprende che Eliseo è il primo che parte soldato durante la Grande Guerra. Probabilmente parte all’inizio del 1916 e viene destinato in Albania. Si viene a sapere anche che il vecchio Alessandro fa di tutto pur di trattenere a casa il figlio ma invano.

Inizialmente si arrangia lavorando come “sensale” – termine che oggi si traduce con “mediatore” – ma purtroppo quella non è un’attività molto remunerativa, in seguito trova impiego nel consorzio agrario in cui presterà servizio per tutta la sua vita lavorativa.

Di lui si tramandano 3 lettere scritte ai fratelli in Brasile in un periodo che va dal 1919 al 1921 e da queste lettere – oltre alle conferme riguardanti l’avarizia del vecchio padre Alessandro – si apprendono importanti notizie riguardo ad alcuni vecchi zii (non si capisce bene il grado di parentela) residenti in Brasile.

E’ il protagonista di una particolare storia in cui vengono chiamati in causa anche i fratelli rimasti in Brasile: nelle sue lettere spesso si lamenta delle condizioni di vita in Italia e delle restrizioni a cui il padre costringe tutta la famiglia ed arriva addirittura a chiedere ai fratelli rimasti in Brasile di inviargli i soldi necessari per tornare in Brasile. I fratelli organizzano una colletta e gli fanno avere i soldi di nascosto dal vecchio padre Alessandro ma quando i soldi arrivano in Italia vengono intercettati dal vecchio Alessandro che li requisisce senza dire niente ad Eliseo!! Tutto questo perché il vecchio padre non permette assolutamente che il figlio se ne vada dall’Italia.

Si sposa all’inizio degli anni ‘20 con Giuseppina Martinelli ma negli archivi parrocchiali di Covo non si trova il loro atto di nozze; proprio questo fa pensare che il matrimonio si sia celebrato nel vicino paese di Calcio, molto più vicino alla cascina in cui viveva Giuseppina. La coppia avrà 5 figli:

Maria morta alla nascita nel 1922 circa
Dino (1924 – 1961)
Mario (1927 – 1963)
Narcisa (1932 – 1992)
Giuseppe (1933 – 1999)

Vive nella casa posta lungo il viale principale di Covo, non lontano dalla sorella Antonia, nella corte che divide con i consuoceri Moriggia, la cui figlia aveva sposato il primogenito Dino.

Purtroppo la sorte avversa si accanisce contro di lui – persona allegra e gioviale – e non gli risparmia grandi dolori obbligandolo nei suoi ultimi anni a sopravvivere a ben due figli che vengono a mancare in giovane età: Dino, il figlio maggiore trova la morte in un incidente stradale che tutt’ora lascia qualche sospetto mentre il secondogenito Mario, persona semplice e fragile (sia di salute che di psiche) si toglie la vita impiccandosi proprio a due anni di distanza dalla tragica scomparsa di Dino.

Questi due decessi tanto gravi e ravvicinati inevitabilmente finiscono per minarlo e, dopo un anno dal suicidio del figlio Mario muore improvvisamente colpito da un infarto il 03/11/1964 a 69 anni di età, proprio nel giorno del 77° compleanno del fratello maggiore Vittorio. Viene sepolto a Covo nella tomba di famiglia Tirloni.